- 21 Febbraio 2021
- Postato da: Roberta Amicucci
- Categoria: SPAZIO PRAIRIE
Prairie, come parte integrante della sua filosofia, sostiene e promuove eventi che rispettano si l’uomo ma anche l’ambiente. In questa ottica, oggi promuoviamo le guide turistiche che instancabilmente e con tanta passione promuovono il territorio ogni giorno. Abbiamo chiesto a uno di loro, un amico che spesso ci accompagna alla riscoperta di Roma, di condividere con voi qualche curiosità interessante.
Lo sapevate che Roma nel 1600 era una sorta di favela, in cui, per difesa personale, soprattutto di notte, bisognava andare in giro armati, o accompagnati da guardie del corpo armate?
Che la cappella Contarelli, che a S.Luigi dei Francesi accoglie tre tele di Caravaggio, era stata precedentemente affrescata dal Cav. D’Arpino, suo maestro a Roma, da cui però Caravaggio si era subito allontanato perché messo in disparte anche per gelosia nei confronti del suo talento naturale?
Che nel contratto di affitto della casa all’ultimo piano di Vicolo del Divino Amore, Caravaggio fece inserire la possibilità di aprire parte del tetto, pensando alle commissioni di grandi quadri a cui stava lavorando? Che il Celio, uno dei sette colli di Roma, prende il nome proprio da Celio Vibenna, generale etrusco che si accampò sul colle, aiutando Tarquinio Prisco, suo concittadino, a conquistare la città eterna, divenendo il V re della tradizione nel 616 a.C.?
Che S.Stefano Rotondo, chiesa costruita da papa Leone I nel 450 d.C., riprende la pianta circolare con inscritta una croce greca della Basilica del S.Sepolcro di Gerusalemme, che divenne poi un modello per l’architettura di tutto il Medioevo?
Che la basilica dei SS. Giovanni e Paolo, costruita nell’area del Tempio dell‘Imperatore Claudio, è dedicata ai due fratelli, martirizzati sotto Giuliano l’Apostata, che significa in greco “Rinnegato”, ultimo imperatore che dal 360 al 363 d.C., cercò di reintrodurre sanguinosamente il paganesimo a Roma?
Nei miei tour romani questo e molte altre curiosità vengono illustrate. Posso dire che è una mia caretteristica “condire” la classica visita guidata con curiosi aneddoti, storie tramandate tra realtà e leggenda, che rendono queste nostre passeggiate romane memorabili.
Il 2020 per noi guide turistiche e per tutto il comparto turistico è stato un anno veramente duro, soprattutto per chi lavorava con gli stranieri ed in particolare con gli anglofoni.
Nell’estate scorsa, dopo il lock down totale, qualche turista europeo ha trascorso le vacanze in Italia, ma è stata solo una boccata di ossigeno per una piccola parte del settore, non certo sufficiente a raddrizzare una stagione totalmente compromessa. Certo, i viaggiatori italiani erano numerosi, ma difficili da intercettare in internet. Facile solo per chi lavorava già con agenzie che organizzavano tour in italiano. Quindi i compatrioti finivano per cadere naturalmente nelle maglie delle reti già ottimamente posizionate di tali agenzie.
L’alternativa allora è stata quella di proporre ad amici e conoscenti di fare i turisti a Roma, riportandoli chissà dopo quanti anni, spesso dai tempi della scuola, a riscoprire le bellezze della città eterna. Per invogliarli, magari si è iniziato con itinerari più di cassetta (Colosseo, Musei Vaticani, Pantheon e Fontana di Trevi) per poi coinvolgerli in passeggiate anche serali alla scoperta di quella Roma che troppo spesso si frequenta solo per andare al Ristorante o per fare lo struscio o lo shopping nelle vie principali.
Così i vicoli dell’area del Ghetto, del Teatro di Pompeo, di Campo de’Fiori, di Monti, Trastevere ecc.
Spesso siamo diventati l’appuntamento settimanale per distrarsi, socializzare, uscendo di casa e dalla monotonia e solitudine dello smart working. Il passaparola poi ha consentito di avere un numero minimo di adesioni. Tutto ciò concentrato nel week end del loro giorno di riposo. Uno stare insieme, divertendosi e magari imparando cose nuove della millenaria storia di Roma. Tour che spesso finiscono con il terzo tempo come nel rugby, all’aperto in un bar, per un aperitivo, l’occasione per fare due chiacchiere e prolungare l’uscita, l’ora d’aria
Il 21 febbraio è LA GIORNATA DELLA GUIDA TURISTICA, voglio rivolgere un pensiero e un augurio a tutte noi guide italiane autorizzate e legali di una prossima ripresa del lavoro. Non solo con il turismo internazionale, ma continuare anche con i turisti residenti per far conoscere loro quanto è bella la loro città e i dintorni, come le città di tutta Italia.
Francesco Macioci, guida turistica autorizzata, con patentino preso riguardo Roma e provincia. (Ora è valido a livello italiano ed europeo, ma questa è un’altra storia….)